venerdì 30 luglio 2010

Genio sparito in Francia, ritrovato a Pescara


FONTE: www.ilsussidiario.net

Per tre anni i medici dell’ospedale psichiatrico di Pescara hanno cercato di scoprire chi fosse quell’uomo senza memoria e senza nome, ritrovato in stato confusionale su una panchina. Finché incrociando le foto delle persone scomparse con quelle dei cosiddetti «smemorati», si è scoperto che quello che sembrava un semplice clochard è in realtà un genio francese della matematica. Il nome della «Beautiful mind» è Michel Doumesche, 60 anni, e al suo caso straordinario è stata dedicata una recente puntata della trasmissione «Chi l’ha visto?». Una storia davvero incredibile la sua perché, pur essendo abilissimo a elaborare formule di notevole complessità, Doumesche è affetto da una malattia che di tanto in tanto gli fa dimenticare tutto.

IL CONFRONTO INCROCIATO SULLE FOTO - Un conflitto cerebrale di cui il matematico francese, perfettamente a suo agio in quattro diverse lingue, è sempre stato consapevole. Almeno fino al 2007, quando un giorno è stato colpito da una crisi particolarmente intensa e si è allontanato da casa senza farvi più ritorno. Lasciando i suoi familiari nell’incertezza su quale fosse stata la sua sorte e, soprattutto, se fosse ancora vivo o meno. Per tre anni ricerche, appelli, illusioni e speranze si sono susseguiti invano. Infine, confrontando il suo volto con le foto delle persone disperse, Doumesche è stato identificato con certezza nel paziente di un reparto psichiatrico di un ospedale di Pescara, dove i familiari hanno potuto riabbracciarlo. Per il ritrovamento è stato decisivo il dialogo tra gli uffici Persone scomparse delle Questure di Roma e di Pescara.


Un filo diretto che ha consentito alla Questura romana di confrontare le informazioni acquisite presso l'ambasciata francese, la descrizione dell'uomo e la sua corporatura, con quella, del tutto somigliante, di un paziente ricoverato nel reparto psichiatrico della città abruzzese. Riscontri approfonditi, che hanno indotto la Polizia di Stato capitolina a identificare con certezza Michel Doumesche, dandone comunicazione alle autorità francesi e ai familiari. Difficile almeno per il momento scoprire come il matematico sia arrivato fino a Pescara. L'ipotesi più accreditata è che Michel Doumesche abbia girovagato senza meta da una nazione all’altra attraverso l'Europa, favorito dalle molteplici conoscenze linguistiche. Del caso di Michel nel 2008 si era occupato «Chi l'ha visto?». Nel 2008 il programma trasmise il video di un'intervista a un misterioso personaggio, di evidente spessore intellettuale ma privo d'identità, ospite di una struttura psichiatrica di Foggia. Era Michel Doumesche, ma allora nessuno lo sapeva.


RIFIUTA UN PREMIO DA UN MILIONE DI DOLLARI - E a dimostrazione del fatto che il binomio tra genio matematico ed eccentricità non è un’invenzione di film come «Beautiful mind» o «Morte di un matematico napoletano», c’è anche la storia di Grigory Perelman, considerato l’uomo più intelligente del mondo. Residente a San Pietroburgo, Perelman ha vinto un milione di dollari messi in palio dallo statunitense Clay Mathematics Institute per aver risolto la congettura di Poincaré, che faceva parte di uno dei sette problemi matematici rimasti irrisolti nel corso di tutta la metà del XX secolo.

giovedì 22 luglio 2010

L'uovo o la gallina?

Un gruppo di ricercatori britannici tenta di porre fine a un'annosa questione che da secoli tiene impegnati scienziati e filosofi: è nato prima l'uovo o la gallina? La risposta è in una proteina responsabile della formazione del guscio delle uova....(FONTE: Focus.it, 21 luglio 2010)






Ci sono voluti secoli di studio e tutta la potenza di un moderno supercomputer, ma finalmente uno dei quesiti più antichi della storia - è nato prima l'uovo o la gallina? - ha una risposta. Colin Freeman e i suoi collaboratori delle università di Warwick e Sheffield (Gran Bretagna) non hanno dubbi: è nata prima la gallina o, almeno, una sua proteina che gioca un ruolo chiave nella formazione del guscio delle uova.

Dall'ovaio all'uovo
Gli scienziati sanno da tempo che la proteina ovocledidina17 (OC-17), presente solo nella parte più dura del guscio e nelle ovaie delle galline, influenza la trasformazione del carbonato di calcio in cristalli di calcite (la sostanza che rende duro il guscio stesso), ma non sono mai riusciti a chiarire il meccanismo di questa trasformazione. Per risolvere il mistero hanno chiesto aiuto a Hector (High End Computing Terascale Resource), un supercomputer installato a Edimburgo ed esperto in evoluzione delle dinamiche cellulari. Grazie a questa macchina hanno messo a punto una simulazione che mostra come la proteina si lega al carbonato di calcio per mezzo di particolari "pinze chimiche". Una volta stabilito il legame la OC-17 lavora come catalizzatore: aiuta cioè le partcelle di calcio a trasformarsi in cristalli di calcite e ad accumularsi l'una sopra l'altra. Quando il nucleo del cristallo è sufficientemente grande da poter continuare la sua crescita da solo, perde il legame con la proteina, che si ricicla legandosi ad altri cristalli e velocizzando così l'indurimento del guscio che avviene,solitamente, nel giro di una notte.

No proteina? No uovo
I ricercatori hanno inoltre scoperto che in assenza della OC-17 la cristallizzazione del guscio non può avvenire. É suffciente per affermare che la gallina è nata prima dell'uovo? <> dichiara divertito ai media Freeman, <>
Lo studio degli scienziati britannici è in realtà serissimo e con risvolti pratici molto concreti: aiuterà infatti i ricercatori a mettere a punto dei nuovi sistemi per sintetizzare ossa artificiali e per immagazzinare la CO2 sottoforma di calcare.

giovedì 15 luglio 2010

Unipd: Il Magnifico si pronuncia sulle proteste dei ricercatori...

PADOVA - A Padova fino ad oggi, secondo la rilevazione di Rete29Aprile, ha detto no alla didattica il 65% dei ricercatori, che lottano contro una riforma dell'università che vorrebbe questa fingura operativa per 6 anni e poi a casa.
Questi giorni sono in atto varie forme di protesta, tra cui certamente la più ecclatante è lo sciopero della fame di tre docenti di chimica, che da ormai 3 giorni si nutrono solo di bevande e caffè.
Il Rettore dell'ateneo patavino non ha mai fatto segreto di appoggiare le proteste contro la riforma Gelmini, dando "un appoggio pieno ma non incondizionato" ai docenti. Zaccaria mette in guarda i ricercatori che negheranno la loro disponibilità alla didattica nell'anno accademico 2010/2011, asserendo che così facendo "taglieranno il ramo stesso su cui poggiano" ed esortandoli a insegnare per non aggravare la situazione dell'ateneo e facendo così migrare gli studenti presso altre università con un'offerta formativa più varia.
Anche il Presidente di Confindustria Giovani si schiera con docenti e ricercatori, e questa sera alle 21 in piazza dei signori si aprirà un incontro-dibattito sulla fuga dei cervelli attorno alla fatidica tenda blu dove si porta avanti lo sciopero della fame: alla staffetta delle 24 ore senza cibo hanno dato oggi il cambio altri tre docenti di chimica (Lorenzo Franco, Renzo Bertoncello e Antonio Polimeno).

(Fonte: Il Mattino di Padova)

mercoledì 14 luglio 2010

A Padova le nuove frontiere della meccanica quantistica

FONTE: www.unipd.it/uniscienze

In astronomia si sta aprendo una nuova era grazie all'applicazione di rivoluzionari concetti derivanti da nuove scoperte fatte nella teoria del campo elettromagnetico, quali le vorticità ottiche, oppure delle conoscenze e tecnologie della meccanica quantistica, che vanno dall’ottica classica e quantistica fino all’impiego di nanotecnologie per generare e analizzare nuove informazioni codificate nella luce proveniente dai corpi celesti.
In questo promettente ambito si è formato un gruppo di ricerca, improntato alla collaborazione multidisciplinare fra astronomia, fisica della materia, fisica teorica e nanotecnologie, composto da Fabrizio Tamburini, Cesare Barbieri, Antonio Bianchini e Filippo Romanato dell’Università di Padova, con la collaborazione di Bo Thidé dell’Università di Uppsala (Svezia). Partecipano al progetto anche gli studenti di dottorato Elettra Mari ed Anna Sponselli e ha partecipato anche Gabriele Anzolin ora all’ICFO a Barcellona. Il gruppo è stato uno dei primi ad applicare con successo in astronomia ed astrofisica il concetto di vorticità ottica classica e quantistica del campo elettromagnetico. In pratica Ia luce dotata di questo “momento angolare orbitale” si propaga attorcigliando i vettori del campo un numero intero di volte nello spazio di una lunghezza d’onda, come se fosse un fusillo. Il concetto non è proprio elementare ed immediato, pertanto si deve rimandare il lettore allo scritto di approfondimento accompagnato da una bibliografia essenziale.

Grazie a queste proprietà della luce in futuro sarà possibile arrivare a fotografare dei pianeti di tipo terrestre attorno ad altre stelle con l’aiuto di grandi telescopi e a misurare la rotazione dei buchi neri.
Questo nuovo grado di libertà del campo elettromagnetico promette delle ricadute importanti anche nella vita quotidiana: la vorticità del campo elettromagnetico rivoluzionerà il mondo delle telecomunicazioni implementando un numero idealmente illimitato di canali in una sola frequenza, distinguendoli per gradi di vorticità. Il gruppo di ricerca ha inoltre scoperto che si può aumentare il potere risolutivo di telescopi e microscopi, distinguendo così un numero di dettagli almeno dieci volte maggiore, con ricadute importanti anche nella biologia e medicina.
Le ricerche sono state presentate al Celsius Symposium di Uppsala del 2010, per la Celsius-Linnaeus lecture, dedicata quest’anno alla ricerca in fisica quantistica e alla vita artificiale. Una ribalta internazionale aperta a tutto il mondo accademico dove vengono convocati, in presenza dei membri della commissione Nobel, i più promettenti ricercatori. I Celsius lecturer principali erano Anton Zeilinger, il realizzatore del teletrasporto quantistico, Sir Michael Berry, uno dei massimi esponenti della fisica quantistica, e Fabrizio Tamburini, del Dipartimento di Astronomia dell’Università di Padova. Il Linnaeus lecturer è stato Craig Venter, che di recente è balzato agli onori delle cronache per le sue ricerche innovative sulla vita artificiale.


Vortici ottici generati dalla stella doppia Rasalgethi

martedì 13 luglio 2010

Tagli all'Università: sciopero della fame di tre docenti

Sono tre docenti del dipartimento di Chimica, la locomotiva del dissenso. Per primi stazionaranno sul listòn un giorno ed una notte senza toccar cibo. La clamorosa protesta per informare "sulla condizione attuale degli atenei italiani e sui pericoli che ne minano la sopravvivenza" e per dire no al blocco del turnover e degli stipendi ai giovani ricercatori
Giorgio Moro, Chiara Maccato e Maurizio Casarin
Pance vuote e digiuno forzato contro i tagli all'Università. Docenti di ogni ordine e grado a partire da oggi deporranno forchette e coltelli e sigilleranno le dispense per dire un no al blocco del turnover e degli stipendi ai giovani ricercatori.

E per informare la cittadinanza «Sulla condizione attuale degli atenei italiani e sui pericoli che ne minano la sopravvivenza» hanno scelto una forma di protesta poco chiassosa, ma che difficilmente passerà inosservata: sciopero della fame sul listòn. I pionieri della provocazione, che effettueranno la prima 24 ore di astensione dal cibo, si piazzeranno tra palazzo Moroni e il Bo.

Sono tre docenti del dipartimento di Chimica, la locomotiva del dissenso: la ricercatrice Chiara Maccato e i professori ordinari Maurizio Casarin e Giorgio Moro. «Cari colleghi», scrivono nel messaggio che annuncia la protesta «come auspicato nelle mozioni recentemente approvate dalla facoltà di Scienze e dal Senato accademico, riteniamo sia indispensabile informare l'opinione pubblica agendo in maniera incisiva. A tal fine ci facciamo promotori di un'iniziativa di sciopero della fame da parte di ricercatori e professori della nostra Università».

La lettera - sottoscritta anche dai docenti Lorenzo Franco e Alberto Gasparotto - dopo la critica al «Ministero che latita rispetto all'obbligo di definizione di procedure concorsuali», annuncia la protesta: «L'iniziativa consiste nella presenza pubblica per 24 ore nella piazzetta tra Comune e palazzo del Bo» previa sistemazione di una tenda, tavolino con sedie, strutture per esposizione di manifesti». I promotori chiedono ai docenti di impegnarsi a gruppi di tre per 24 ore filate. Di aderire allo sciopero ad oltranza che, ribadiscono, «Si svolgerà su base puramente volontaria».

Fischio d'inizio della protesta questa mattina alle 10: Maccato, Casarin e Moro saranno i primi tre a stazionare sul listòn un giorno ed una notte senza toccar cibo, consentita solo l'acqua per evitare collassi, data la calura. Rimarranno a disposizione dei cittadini, tenteranno di spiegare alla gente che cosa significa «ddl Gelmini» e «tagli al fondo di finanziamento ordinario dell'Università». Concetti che secondo i docenti devono travalicare le mura delle Università per riversarsi sulle strade.

Vogliono che tutti capiscano che se non c'è ricerca non c'è futuro. Tradurre uno slogan in realtà. La protesta che parte oggi da Padova investe sotto altre forme tutte le Università italiane. Ieri a Roma sono stati effettuati esami all'aperto, mentre stasera sarà la volta delle interrogazioni in notturna, «Perché la riforma Gelmini», dicono «mette su una strada professori e ricercatori e fa calare le tenebre sugli atenei». I professori protestano contro tagli, mancate assunzioni dei giovani, blocco dei compensi e per il ridimensionamento della figura del ricercatore.

FONTE: http://mattinopadova.gelocal.it



lunedì 12 luglio 2010

Eclissi solare totale: per chi non c'era

In concomitanza con la finale dei Mondiali di calcio, per domenica 11 luglio il cielo prepara uno dei suoi spettacoli più strepitosi: un’eclisse totale di Sole. Peccato, però, che sarà visibile soltanto dal Pacifico, precisamente nella fascia che lambisce la Patagonia, popolata da piccole isole, la più famosa delle quali è l’Isola di Pasqua.

A godersi lo spettacolo in diretta saranno gli astronomi degli osservatori di Torino e della Valle d’Aosta, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). La spedizione congiunta, organizzata nell’ambito di un programma di ricerca internazionale che coinvolge anche università delle Hawaii e Nasa, ha scelto l’atollo di Tatakoto (Polinesia francese), per osservare nelle condizioni ideali la corona solare, ossia la regione turbolenta che avvolge il Sole. «La corona è circa un milione di volte meno luminosa del disco solare», spiega il responsabile della missione, Silvano Fineschi. «La parte della corona più vicina al Sole – spiega l’esperto – è osservabile solo durante un’eclisse totale. Neppure con i coronografi, strumenti che schermano artificialmente la luce del disco solare, è possibile vederla. Per studiarla bisogna necessariamente recarsi dove si verifica un’eclisse».

A questo link è possibile vedere l'eclissi per tutta la sua durata:
http://www.youtube.com/watch?v=0n7x4NijKNE

mercoledì 7 luglio 2010

Via ai saldi in Sardegna

FONTE: www.unionesarda.it

Al via domani i saldi estivi 2010 a Cagliari e nel resto dell'Isola. Prende il via ufficialmente, la stagione delle vendite a prezzi scontati che durerà due mesi, fino all'8 settembre, anche se qualche negoziante, per battere la crisi, ha già anticipato da alcuni giorni le vendite con prezzi ribassati.


A Cagliari, per celebrare il primo giorno di saldi, domani i negozi resteranno aperti fino alla mezzanotte in occasione della "Notte dei saldi", per iniziativa del consorzio Centro storico. Secondo le previsioni della Confcommercio, il valore complessivo di spesa nella provincia di Cagliari sarà di circa 29,7 milioni di euro, con una media di 227 euro per famiglia: saranno circa 131 mila quelle della provincia che compreranno in saldi. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo la Confcommercio ha anche ricordato alcuni principi base: 1) La possibilità di cambiare il capo dopo l'acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 2) Non vi è obbligo per la prova dei capi, è a discrezionalità del negoziante. 3) Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione. 4) I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo; tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. 5) Vi è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Aquilani in piazza aggrediti dalle forze armate

FONTE. www.lastampa.it

ROMA - Sono arrivati a Roma in circa 5 mila dal «cratere» dell’Aquila, la zona più colpita dal terremoto, e hanno marciato fin sotto Palazzo Grazioli, residenza del premier Berlusconi. Come ha spiegato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, volevano protestare davanti al Parlamento perchè dal primo luglio hanno ricominciato a pagare le tasse. Ma la tensione era palpabile nell'aria fin dall'inizio.

La situazione si è scaldata quando due blindati dei carabinieri hanno chiuso, schierando i mezzi blindati, l’accesso a via del Corso da piazza Venezia. Un gruppo di circa un centinaio di persone, ha cercato lo stesso di superare lo sbarramento. Ci sono stati tafferugli e spintoni, ma nessuno è riuscito a superare la barriera delle forze di polizia, che sono schierate in assetto antisommossa. Una ragazza lamenta di essere stata colpita accidentalmente al volto.

A riportare la calma ci ha pensato lo stesso sindaco dell’Aquila, che è riuscito a convincere i più agitati a fare qualche passo indietro e a tornare in piazza Venezia. Le grida però di «L’Aquila, L’Aquila» continuano a echeggiare minacciose, mentre i cordoni della polizia sono stati rinforzati.

Alla fine la polizia ha aperto un varco inPiazza Venezia consentendo ai manifestanti di raggiungere Via del Corso per proseguire poi fino al Parlamento. Nella piazza regna la confusione, con i manifestanti che corrono gridando "vergogna, vergogna" mentre polizia, carabinieri e guardia di finanza tentano di arginarli. Secondo quanto si è appreso la manifestazione dei terremotati è stata bloccata in Via del Corso perchè in Piazza del Parlamento c’è già una manifestazione di disabili e quindi la piazza era occupata.

Arrivano le prime reazioni da parte dei politici. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ricevuto a Palazzo Madama una delegazione di rappresentanti dell'autorità abruzzese, tra cui c'era il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Pier Luigi Bersani ha invece raggiunto i manifestanti in piazza, che lo hanno accoltoin modo piuttosto ostile tra fischi e urla come «vergogna, anche voi dell'opposizione ci avete lasciati soli» . Una volta preso in mano il microfono, il segretario del Pd ha dichiarato: «Ho sentito di episodi non accettabili, non tollerabili. Il governo non può far trovare la polizia di fronte a una manifestazione come questa. Gli aquilani meritano rispetto».