ROMA - Sono arrivati a Roma in circa 5 mila dal «cratere» dell’Aquila, la zona più colpita dal terremoto, e hanno marciato fin sotto Palazzo Grazioli, residenza del premier Berlusconi. Come ha spiegato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, volevano protestare davanti al Parlamento perchè dal primo luglio hanno ricominciato a pagare le tasse. Ma la tensione era palpabile nell'aria fin dall'inizio.
La situazione si è scaldata quando due blindati dei carabinieri hanno chiuso, schierando i mezzi blindati, l’accesso a via del Corso da piazza Venezia. Un gruppo di circa un centinaio di persone, ha cercato lo stesso di superare lo sbarramento. Ci sono stati tafferugli e spintoni, ma nessuno è riuscito a superare la barriera delle forze di polizia, che sono schierate in assetto antisommossa. Una ragazza lamenta di essere stata colpita accidentalmente al volto.
A riportare la calma ci ha pensato lo stesso sindaco dell’Aquila, che è riuscito a convincere i più agitati a fare qualche passo indietro e a tornare in piazza Venezia. Le grida però di «L’Aquila, L’Aquila» continuano a echeggiare minacciose, mentre i cordoni della polizia sono stati rinforzati.
Alla fine la polizia ha aperto un varco inPiazza Venezia consentendo ai manifestanti di raggiungere Via del Corso per proseguire poi fino al Parlamento. Nella piazza regna la confusione, con i manifestanti che corrono gridando "vergogna, vergogna" mentre polizia, carabinieri e guardia di finanza tentano di arginarli. Secondo quanto si è appreso la manifestazione dei terremotati è stata bloccata in Via del Corso perchè in Piazza del Parlamento c’è già una manifestazione di disabili e quindi la piazza era occupata.
Arrivano le prime reazioni da parte dei politici. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ricevuto a Palazzo Madama una delegazione di rappresentanti dell'autorità abruzzese, tra cui c'era il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Pier Luigi Bersani ha invece raggiunto i manifestanti in piazza, che lo hanno accoltoin modo piuttosto ostile tra fischi e urla come «vergogna, anche voi dell'opposizione ci avete lasciati soli» . Una volta preso in mano il microfono, il segretario del Pd ha dichiarato: «Ho sentito di episodi non accettabili, non tollerabili. Il governo non può far trovare la polizia di fronte a una manifestazione come questa. Gli aquilani meritano rispetto».
La situazione si è scaldata quando due blindati dei carabinieri hanno chiuso, schierando i mezzi blindati, l’accesso a via del Corso da piazza Venezia. Un gruppo di circa un centinaio di persone, ha cercato lo stesso di superare lo sbarramento. Ci sono stati tafferugli e spintoni, ma nessuno è riuscito a superare la barriera delle forze di polizia, che sono schierate in assetto antisommossa. Una ragazza lamenta di essere stata colpita accidentalmente al volto.
A riportare la calma ci ha pensato lo stesso sindaco dell’Aquila, che è riuscito a convincere i più agitati a fare qualche passo indietro e a tornare in piazza Venezia. Le grida però di «L’Aquila, L’Aquila» continuano a echeggiare minacciose, mentre i cordoni della polizia sono stati rinforzati.
Alla fine la polizia ha aperto un varco inPiazza Venezia consentendo ai manifestanti di raggiungere Via del Corso per proseguire poi fino al Parlamento. Nella piazza regna la confusione, con i manifestanti che corrono gridando "vergogna, vergogna" mentre polizia, carabinieri e guardia di finanza tentano di arginarli. Secondo quanto si è appreso la manifestazione dei terremotati è stata bloccata in Via del Corso perchè in Piazza del Parlamento c’è già una manifestazione di disabili e quindi la piazza era occupata.
Arrivano le prime reazioni da parte dei politici. Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ricevuto a Palazzo Madama una delegazione di rappresentanti dell'autorità abruzzese, tra cui c'era il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. Pier Luigi Bersani ha invece raggiunto i manifestanti in piazza, che lo hanno accoltoin modo piuttosto ostile tra fischi e urla come «vergogna, anche voi dell'opposizione ci avete lasciati soli» . Una volta preso in mano il microfono, il segretario del Pd ha dichiarato: «Ho sentito di episodi non accettabili, non tollerabili. Il governo non può far trovare la polizia di fronte a una manifestazione come questa. Gli aquilani meritano rispetto».
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