Ci sono voluti secoli di studio e tutta la potenza di un moderno supercomputer, ma finalmente uno dei quesiti più antichi della storia - è nato prima l'uovo o la gallina? - ha una risposta. Colin Freeman e i suoi collaboratori delle università di Warwick e Sheffield (Gran Bretagna) non hanno dubbi: è nata prima la gallina o, almeno, una sua proteina che gioca un ruolo chiave nella formazione del guscio delle uova.
Dall'ovaio all'uovo
Gli scienziati sanno da tempo che la proteina ovocledidina17 (OC-17), presente solo nella parte più dura del guscio e nelle ovaie delle galline, influenza la trasformazione del carbonato di calcio in cristalli di calcite (la sostanza che rende duro il guscio stesso), ma non sono mai riusciti a chiarire il meccanismo di questa trasformazione. Per risolvere il mistero hanno chiesto aiuto a Hector (High End Computing Terascale Resource), un supercomputer installato a Edimburgo ed esperto in evoluzione delle dinamiche cellulari. Grazie a questa macchina hanno messo a punto una simulazione che mostra come la proteina si lega al carbonato di calcio per mezzo di particolari "pinze chimiche". Una volta stabilito il legame la OC-17 lavora come catalizzatore: aiuta cioè le partcelle di calcio a trasformarsi in cristalli di calcite e ad accumularsi l'una sopra l'altra. Quando il nucleo del cristallo è sufficientemente grande da poter continuare la sua crescita da solo, perde il legame con la proteina, che si ricicla legandosi ad altri cristalli e velocizzando così l'indurimento del guscio che avviene,solitamente, nel giro di una notte.
No proteina? No uovo
I ricercatori hanno inoltre scoperto che in assenza della OC-17 la cristallizzazione del guscio non può avvenire. É suffciente per affermare che la gallina è nata prima dell'uovo? <> dichiara divertito ai media Freeman, <>
Lo studio degli scienziati britannici è in realtà serissimo e con risvolti pratici molto concreti: aiuterà infatti i ricercatori a mettere a punto dei nuovi sistemi per sintetizzare ossa artificiali e per immagazzinare la CO2 sottoforma di calcare.
Dall'ovaio all'uovo
Gli scienziati sanno da tempo che la proteina ovocledidina17 (OC-17), presente solo nella parte più dura del guscio e nelle ovaie delle galline, influenza la trasformazione del carbonato di calcio in cristalli di calcite (la sostanza che rende duro il guscio stesso), ma non sono mai riusciti a chiarire il meccanismo di questa trasformazione. Per risolvere il mistero hanno chiesto aiuto a Hector (High End Computing Terascale Resource), un supercomputer installato a Edimburgo ed esperto in evoluzione delle dinamiche cellulari. Grazie a questa macchina hanno messo a punto una simulazione che mostra come la proteina si lega al carbonato di calcio per mezzo di particolari "pinze chimiche". Una volta stabilito il legame la OC-17 lavora come catalizzatore: aiuta cioè le partcelle di calcio a trasformarsi in cristalli di calcite e ad accumularsi l'una sopra l'altra. Quando il nucleo del cristallo è sufficientemente grande da poter continuare la sua crescita da solo, perde il legame con la proteina, che si ricicla legandosi ad altri cristalli e velocizzando così l'indurimento del guscio che avviene,solitamente, nel giro di una notte.
No proteina? No uovo
I ricercatori hanno inoltre scoperto che in assenza della OC-17 la cristallizzazione del guscio non può avvenire. É suffciente per affermare che la gallina è nata prima dell'uovo? <
Lo studio degli scienziati britannici è in realtà serissimo e con risvolti pratici molto concreti: aiuterà infatti i ricercatori a mettere a punto dei nuovi sistemi per sintetizzare ossa artificiali e per immagazzinare la CO2 sottoforma di calcare.
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