Lo rende noto l'azienda produttrice francese Exelgyn Pillola abortiva, via alle richieste, anche se tocca alle Regioni scegliere tra ricovero di tre giorni o day hospital.
In Italia è stata autorizzata solo da pochissimo dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) all' esclusivo uso ospedaliero. Il Consiglio Superiore di Sanità ha deliberato che «come unica modalità di erogazione» della pillola abortiva RU486 ci sia «il ricovero ordinario fino alla verifica dell'espulsione completa» per garantire «la tutela psicofisica della donna e il rispetto della legge 194». Come ha spiegato Mauro Buscaglia, primario di ginecologia presso il S. Carlo Borromeo di Milano, la Ru486 non sarà da subito negli ospedali, ma «le farmacie ospedaliere potranno avviare la procedura per richiederla. Le prime dosi del farmaco potrebbero tranquillamente arrivare dopo Pasqua».
Da oggi, 1 aprile, come un bel pesce primaverile, arriva questa ventata di freschezza: l'azienda produttrice francese Exelgyn, che ha delegato la Nordic Pharma Srl alla distribuzione del medicinale nelle farmacia ospedaliere.
Certamente risulta interessante sapere che la pillola (commercialmente detta Mifegyne) è già in giro da circa 20 anni, ed è già stata somministrata a più di un milione e mezzo di pazienti. Come dire che nel frattempo le donne italiane che volevano abortire dovevano andare sotti i ferri magari in anestaesia generale, sottoponendosi a tutti gli effetti a un intervento chirurgico invasivo.
Interessante è anche un altro aspetto: dato che la legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza regola solo l'aborto chirurgico, rimane un buco legislativo sul nuovo fronte.
Qui intervangono le Regioni, che possono optare per il ricovero di tre giorni o per il day-hospital.
Come pensate che l'abbia presa la Santa Chiesa? E' scontro aperto, ovviamente.
In Veneto, al fianco dei ministri leghisti, il presidente veneto Zaia sceglie la linea dura: "Studieremo il modo per non farla arrivare negli ospedali veneti". Di larghissime vedute anche il neogovernatore del Piemonte Cota, che in segno di rispetto verso le scelte altrui, dice che "per quanto lo riguarda la pillola può restare benissimo in magazzino".
A voi la scelta. La scelta di informarvi, di leggere tutto e di valutare con cognizione di causa. Liberandosi degli stereotipi e dei marchi di partito, o anche solo da una veste che sottolinea un'autorità ancora indiscussa: quella dei preti. Che forse difendono l'idea della vita e dei bambini, quando rilasciano interviste, ma poi dietro le sagrestie, cedono ai loro pruriti in modo imperdonabile.
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